Canicattì – Crisi dell’Uva Italia Di Mauro chiede aiuti

dal Giornale di Sicilia ed. Agrigento  del 10/10/2018

Annata nera per l’uva Italia Igp. La raccolta del frutto è compromessa a causa del fenomeno del «cracking» o spaccatura degli acini. E la politica corre in soccorso dei coltivatori. Il vicepresidente vicario dell’Ars, Roberto Di Mauro, ha presentato una mozione, con la quale impegna il Governo regionale a riconoscere lo stato di calamità naturale su tutto il territorio della Sicilia. L’iniziativa del parlamentare agrigentino fa seguito al grido d’allarme lanciato, da diversi mesi, da agricoltori, produttori ed agronomi, per i quali anche l’attuale stagione agricola, legata alla raccolta dell’Uva Italia, è fortemente a rischio per la presenza di tale fisiopatia. E ricordano come già nove anni fa, nel 2009, il comparto della zona del canicattinese visse una delle stagioni peggiori in fatto di raccolta di uva, per la presenza, appunto, del «cracking», dovuto, secondo le analisi degli esperti, tra gli altri, alla gestione idrica, alla situazione climatica, alla suscettibilità della varietà «Uva Italia» e di prodotto. Inoltre, secondo gli agronomi, le giornate molto calde e secche di due settimane fa hanno provocato una forte domanda senza contare che nella quasi totalità delle aziende
non è mai presente un sistema di monitoraggio dell’acqua nel terreno, quindi è molto facile che ci siano stati eccessi di irrigazione o ancora peggio difetti di irrigazione in giorni in cui la domanda era molto alta. «L’annata agraria 2018 – spiega Di Mauro – per l’uva da tavola sarà ricordata, oltre che per la difficile situazione dei mercati, anche per il cracking, fenomeno che sta colpendo soprattutto le aree di Canicattì e Mazzarrone, tanto che il Comune della provincia di Catania ha richiesto alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità e nei prossimi giorni uguale proceduta avvieranno anche i Comuni della Provincia di Agrigento, Canicattì, Ravanusa, Campobello di Licata, Naro, Camastra, Palma di Montechiaro. Per Uva Italia bisogna riconoscere lo stato
di calamità naturale. Accertato che l’entità dei danni può considerarsi eccezionale a causa di una combinazione di condizioni ambientali particolarmente favorevoli al cracking, il vice presidente dell’Ars, Roberto Di Mauro, ha impegnato il Governo della Regione a riconoscere lo stato di calamità naturale.

 


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