Intervista all’On. Roberto Di Mauro sulla fase due,dopo il Covid 19 tra ripartenze, paure e prospettive di ripresa

Fonte: Sicilialive24.it

Buon Giorno On.Di Mauro,oggi è la festa della mamma e la festa dell’Europa,forse c’è poco da festeggiare dopo il Covid 19. In questi mesi quanto hanno inciso i suoi affetti familiari? Il suo impegno istituzionale è stato frenato ?

“Per me ogni giorno è la festa della mamma.Ho la fortuna che ancora ho un genitore vivo e lucido anche se alle prese contro le ingiurie del tempo.E’ chiaro che la festa dell’Europa ha un significato molto diverso,l’Europa è un grande continente e un grande sogno,ma ancora viene percepito molto distante dai singoli cittadini degli Stati membri.Certo il covid è un banco di prova di questa Istituzione,senza un’unità di intenti e politica non possiamo mai pensare che i paesi che aderiscono possano farcela.Gli affetti familiari sono fondamentali nella mia vita,nei momenti difficili sono un pilastro insostituibile.Il lockdown e questa pandemia hanno messo paura a tutti,anche con le restrizioni e le difficoltà di spostamento e le cautele sanitarie,il mio impegno istituzionale non si è fermato.Ho imparato che si può lavorare da remoto,uno strumento informatico che non avevo mai utilizzato,un passaggio obbligato che potrebbe diventare la normalità breve nella vita degli italiani.”

Siamo nella fase 2,due mesi durissimi per un intero Paese,la Sicilia alla fine,almeno sui numeri di contagiati e deceduti,ha tenuto.Se la aspettava? Quanto c’è ancora da fare per ripartire?si deve rivoluzionare tutto? La crisi economica rischia di diventare più catastrofica di quella sanitaria.

La fase 1 purtroppo ha lasciato sul campo numeri da guerra.Trentamila morti sono numeri da paura,intere famiglie sono state sterminate da un virus che forse all’inizio nessun virologo ed epidemiologo pensava potesse essere così letale e distruttivo.La Sicilia ha tenuto,i numeri sono stati molto ridotti,i cittadini hanno in grandissima parte rispettato le norme e le restrizioni,il governo regionale è stato bravo a raccomandare sempre cautele e ad informare puntualmente.Certo contestualmente sì è espansa la crisi economica e per questo le Istituzioni hanno il dovere di aiutare i cittadini con tutte le forze,certo la ripresa non può essere immediata ma anche con tutte le difficoltà del caso lo Stato sociale deve essere garantito.”

Schuman,la Ceca,la cooperazione sociale e politica e la coesione europea dopo 70 anni si sono ribaltate, oggi l’Europa piaccia o no,diventa essenziale per la ripresa,c’è il rischio però che i 540 miliardi,tra Sure,Bei,Recovery Fund e Mes saranno esigibili fra qualche mese,secondo lei per accelerare con gli aiuti c’è un percorso più agile ?

I tempi vanno storicizzati,Schuman e Adenaeur hanno avuto la grande intuizione di ripartire dalla vera cooperazione e dagli aiuti,il Piano Marshall è stato l’aspetto pratico per dare una ripartenza all’Europa da un punto di vista economico,sociale e solidaristico ed è stata la stella polare per creare la Ceca,la Cee e l’Ue.Oggi le Istituzioni europee mi sembrano troppo burocratizzate,troppo ingessate,manca uno snellimento e un sentimento per fare funzionare in maniera più agile,più smart i provvedimenti e le ricadute positive sui cittadini europei.E’ chiaro che queste risorse sono fondamentali al netto di polemiche,condizionalità e altro.Si deve accelerare perché i fondi alle imprese,ai disoccupati,alla sanità,alla ripresa economica devono essere liberate prima possibile.

Bisogna passare anche a Bruxelles dall’analogico al digitale ed alleggerire i passaggi tra Eurogruppi e super vertici e tecnicismi vari che rendono questi acronimi meri accordi dove si annidano poi sorprese.”

Una crisi,una problematica quella del Covid che ha fatto emergere tra lo Stato Centrale e le regioni parecchie frizioni,ricorsi al Tar e poca leale collaborazione istituzionale,dalle mascherine,all’interpretazione dei decreti,alle ordinanze dei governatori e dei Sindaci,si è creato un groviglio normativo e interpretativo da Paese sottosviluppato,eppure non ci sono stati problemi di ordine pubblico.Lei condivide oppure no?

Il coronavirus ha colpito la popolazione sul piano sanitario pesantemente oltre 30 mila morti,però è innegabile che la diffusione del Covid non è stato uniforme in tutta Italia.La situazione di Milano e Bergamo non è paragonabile alla Sicilia o alla stessa provincia di Agrigento.La virulenza e la veemenza del virus ha portato a qualche scaramuccia tra le Istituzioni: Stato Centrale e regioni che in un momento di difficoltà oggettiva ci può anche stare.Però a parte l’ordinanza del governatore della Calabria Santelli impugnata dal Governo e respinta dal Tar su un’apertura anticipata,poi c’è stato buon senso tra il governo e i Presidenti delle regioni.”

Aveva vissuto mai una finanziaria regionale così tesa ed impegnativa,si ritiene soddisfatto di una legge di bilancio di circa 22 miliardi,con un miliardo e duecentosettanta milioni di aiuti.Qualcuno parla di finanziaria dei sogni e assegni in bianco.Poc e Fers saranno bastevoli per ricreare la ripartenza ?

E’ una finanziaria straordinaria e di emergenza,sia Armao che il Presidente della Regione hanno garantito la disponibilità di cifre importanti per i siciliani.E’successo che l’Europa ha dato l’ok in questo momento di emergenza e ha consentito di utilizzare i fondi extraregionali Poc e Fers e di usare questi investimenti in maniera diversa per garantire servizi,assistenza,compensazione agli enti locali e ristoro alle imprese,abbiamo seguito queste indicazioni che daranno delle prime risposte al popolo siciliano”

Sulle scarcerazioni dei boss mafiosi e su tutto quello che si è innescato sempre a causa del Covid e dello scontro tra Bonafede e Di Matteo,il Dap e la fragilità del sistema penitenziario che idea si è fatta ?

Io sono in linea di principio e rispettoso dell’azione e del dettato della magistratura.Certo leggere che circa 600 mafiosi tra 41 bis e massima sicurezza siano stati scarcerati a causa del Covid,mi ha lasciato basito e ha fatto sobbalzare l’opinione pubblica,la stampa e tutti gli italiani.Adesso il governo nazionale ha posto in essere un decreto che corregge l’errore di prima con delle verifiche e dei controlli più stringenti che garantiranno la cura del detenuto in strutture penitenziarie attrezzate in campo sanitario per assistere i carcerati e che tutto si ripristina nella legalità,fermo restando che ancora una volta il Ministro della Giustizia ha dimostrato una palese incapacità nel gestire un dicastero molto delicato”

Bonus alimentari,aiuti alle famiglie meno abbienti,imprese,partite iva,adesso la lotta è il tempo, i comuni reggeranno ?

Nella finanziaria siciliana oltre alle risorse ordinarie di circa 330 milioni di euro che vengono trasferiti ai comuni,abbiamo ulteriormente liberato,attraverso il Poc,200 milioni come compensazione  alle famiglie a basso reddito in termini alimentari,compreso il pagamento di luce e gas e altri 300 milioni a compensazione del mancato incasso delle partite Iva,questi sono passaggi molto importanti per bar,ristoranti,strutture ricettive ed esercenti e avranno pure sospensioni e riduzioni sulla tari e sulla tosap che sono indispensabili per far ripartire questi comparti nevralgici per la nostra economia”

Lei si è schierato contro l’emendamento Lo Curto per nominare i commissari nei comuni in scadenza.Il peggiore Sindaco è sempre meglio del miglior commissario ?

Mi sono limitato a fare una considerazione incontrovertibile,il coronavirus è entrato alla vigilia della campagna elettorale e non è colpa di nessuno.Anche perché ci sono divieti e non si possono fare assembramenti. Con tutto rispetto della collega Lo Curto,le norme sono astratte e generali,io voterò contro in Aula,perché come ha fatto il Governo nazionale anche in Sicilia ci deve essere questa linea univoca.Tra l’altro i Sindaci sono un baluardo sul territorio con tutto rispetto anche di bravi commissari,ma la democrazia non può essere utilizzata a vantaggio di mere opportunità del momento.Si prorogheranno i 61 Sindaci fino all’autunno sperando che nel frattempo si sia normalizzato tutto.”

Quasi 30 anni fa,lei si insediava a Montecitorio,i suoi colleghi nella Democrazia Cristiana erano Mannino,Mattarella,D’Acquisto,Cardinale,diciamo che lei era un giovane,adesso che differenza nota dopo tanti lustri con i suoi colleghi autonomisti all’Ars ?

E’ un mondo diverso,trent’anni fa c’erano i partiti,altre esigenze sociali,c’era una selezione della classe dirigente basata su logiche di impegno e di qualità,si dovevano superare degli scalini obbligati,fare il consigliere,l’amministratore sul territorio e poi eventualmente tentare la scalata parlamentare.Oggi abbiamo parlamentari grillini che non hanno fatto mai neanche i consiglieri comunali,forse privi di esperienza.Oggi la selezione dei parlamentari a Roma avviene molte volte per logiche amicali e senza avere un’investitura dal territorio.Prova ne sia che negli ultimi vent’anni c’è stato uno scollamento netto tra eletti ed elettori,i deputati sono latitanti e poco incisivi.Per quanto riguarda i colleghi a Palazzo dei Normanni vedo che si stanno ambientando i parlamentari di Fratelli d’Italia e della Lega. Il parlamentare regionale è la sintesi di un rapporto e un feed-back tra lista,territorio e cittadino che poi ha come fine il riverbero di questa investitura nell’azione di governo,nelle aule e nelle commissioni parlamentari.C’è una legittimazione dovuta al consenso elettorale che responsabilizza molto il deputato.”

La domanda che ho sentito dire in giro su di Lei molte volte è questa: un politico capace sul territorio che però non ha lasciato traccia o testimonianza nella nostra provincia.E’ stato sempre tra un “genius loci e un belzebù”?Chi è Roberto Di Mauro ?

Per esempio in questa finanziaria ho portato a termine diverse norme.In primis quella dell’agricoltura che dà ristoro agli agricoltori per il danneggiamento della raccolta del cantalupo,per la quota verde o le risorse per i commercianti,per gli artigiani e le cooperative che sono passate anche grazie ai miei emendamenti.Io faccio la sintesi anche con le proposte e i progetti percorribili attraverso interlocuzioni con amministrazioni comunali e metto in campo attraverso gli strumenti che sono nelle disposizioni della regione,i Pac,Poc,il Fers il Patto per il Sud,ma ci vogliono amministratori capaci e con le competenze giuste per portare risultati per il territorio.Ricordo ancora che con il Patto della Sicilia,Crocetta inserì progetti che non avevano né testa,né piedi.Ma io sono aperto a tutti coloro che chiedono l’appoggio parlamentare per iniziative progettuali e che possono dare ristoro e prospettive di sviluppo per i loro comuni e la nostra provincia,com’è stato con il Sindaco di Palma,di Cianciana,di Menfi e con gli Assessori di Favara.Io per natura sono includente e lavoro per tutti i 43 comuni agrigentini.”

Agrigento in questa fase emergenziale,a pochi mesi dal voto eleggerà un nuovo Sindaco. Il distanziamento politico mi pare sia iniziato prima di quello sociale e per riprendere un percorso interrotto da tanti anni,c’è una ricetta ?

Io registro che finora i possibili candidati in pista ad Agrigento fanno parte di una scuola politica del passato,ma questo non è un demerito,è legittimo.Però se c’è questo vuoto di candidature nuove c’è una spia accesa. Chi è rimasto in città e non è emigrato,perché non si impegna in politica,forse perché mancano i partiti,mancano percorsi di coinvolgimento civile e politico.C’è un disinteresse alla politica da parte dei giovani che emigrano o pensano ad altro.In questo vuoto,ecco perché si ripresentano al voto gente che ha fatto i consiglieri o i Sindaci anche 10 o 20 anni fa.Ma oggi è tutto liquido,5 anni fa c’era il fenomeno Renzi,poi il fenomeno 5 stelle e oggi Salvini,mi pare chi più e chi meno ha perso appeal ed entusiamo.Ripeto la politica è un’arte nobile che mira al bene comune,ma la politica deve suscitare passione,impegno,quotidianità,obiettivi e sacrificare anche parte della propria vita.Io parlo molto con le nuove generazioni e purtroppo non vedo quel fuoco vivo dentro e non penso che oggi non ci siano opportunità,forse non c’è voglia di sacrificarsi.”

Si dovrebbe votare tra settembre e novembre,che giudizio dà dell’operato di Firetto? Rimane fermo il progetto politico di Franco Miccichè?Sarà una campagna elettorale rivoluzionata,la gente può ancora appassionarsi di recarsi alle urne?

Io non mi innamoro di nulla,ho detto che Franco Miccichè è una candidatura al di sopra delle parti,è un buon nome per la città di Agrigento sia come professionista,sia come tradizioni familiari.E puo’ dare un contributo.Non sono solito dare giudizi sugli altri,ho partecipato per due anni nella giunta Firetto,dopo di che ho compreso che l’interlocuzione era complessa,difficile ed ho interrotto il rapporto andando all’opposizione in maniera dignitosa.Nel mentre ha perso anche l’appoggio del Pd e di Alfano prima suoi alleati,se Firetto cambiasse atteggiamento o cambiasse modo di relazionarsi non è colpa dei parlamentari,ma per la sua freddezza nei rapporti e per il suo chiudersi a riccio .”

600 mila euro che l’Ufficio di Presidenza all’Ars ha messo in bilancio per il mondo della sanità e la povertà,una goccia nell’oceano,quando saranno esigibili queste somme per i siciliani ?

Abbiamo messo a disposizione per sanità e inclusione socio-economica delle somme sacrosante,anzi le dico di più abbiamo inserito pure risorse per tutte le parrocchie e adesso dovranno presentare le istanze,se non ricordo male circa 1500 euro cadauno.

Cassa integrazione in deroga,un caos,è saltato il dirigente generale Vindigni e l’opposizione minaccia la mozione di censura per l’Assessore autonomista Scavone.Che idea si è fatto?E il ddl Sammartino sulla sburocratizzazione passerà in Aula ?

“ Sulla cassa integrazione in deroga posso darle dei dati,c’è stato un netto aumento delle pratiche esitate dalla Regione,circa 20 mila aziende sono state decretate e il dato si accelera di giorno in giorno.Ci sono stati dei problemi con la piattaforma Ett che già anni fa aveva dato problemi con il click day ,per questo si è aggiunta un’altra piattaforma.Penso che le polemiche sono state superate.

Sul ddl Sammartino c’è la massima attenzione,abbiamo audito anche professori in commissione, è prioritario trasformarlo in legge per questa maggioranza,ma non è solo scrivere o approvare una norma sulla sburocratizzazione,si devono avere chiare le finalità,le applicazioni e capire cosa s’intende per procedure autorizzatorie semplificate che devono tutelare le norme paesaggistiche e ambientali anche evitando i troppi passaggi amministrativi ma conservando i principi cardini della trasparenza e della legalità a cominciare dall’urbanistica”